giovedì 23 dicembre 2010

INTERVISTA DOPPIA - Su Express-news.it -Pier Paolo Di Mino (prima parte)



 Intervista di Alessia Mocci



“Fiume di tenebra”, edito nel 2010 dalla casa editrice Castelvecchi Editore, è un romanzo dedicato alla figura del nostro Vate, Gabriele D’Annunzio(1863-1938). Gli autori, Pier Paolo Di Mino e Massimiliano Di Mino, condividono oltre alla passione per la storia e per la letteratura anche qualcos’altro: sono fratelli. Il sottotitolo del libro “L’ultimo volo di Gabriele D’Annunzio” esplica il suo contenuto informando il lettore. Gabriele D’Annunzio, poeta, scrittore, politico, esaltatore di animi, esteta ed attivista, ha realizzato la sua ultima impresa, Fiume, dopo questa l’ascesa di Gabriele ha termine, qualcosa va male, qualcosa non è stata calcolata, qualcuno o forse più vogliono la sua morte.
I due autori ci hanno concesso un’interessante intervista doppia, di seguito troverete le risposte di Pier Paolo Di Mino, e se cercate nel sito troverete anche quelle di Massimiliano. Buona lettura!







A.M.: Qual è il grado di parentela che vi unisce? Com’è il vostro rapporto fuori dalla letteratura?
Pier Paolo Di Mino: Siamo fratelli. La vita è un proseguimento della letteratura con altri mezzi, quindi, continuiamo a fare i Fratelli Di Mino più o meno sempre.

A.M.: “Fiume di tenebra” è la prima pubblicazione per entrambi?
Pier Paolo Di Mino: Abbiamo pubblicato lavori comuni e pezzi singoli su diverse riviste. La maggior parte  dei nostri lavori sono apparsi su “R!, almanacco di cultura preventiva”, una rivista letteraria diretta da noi. Buona parte di quella produzione è precipitata in due libri, “Il re operaio” e “Visiorama”, due piccoli volumi editi da LaScimmia Edizioni. Io sono anche autore di un racconto in versi, “Storia aurea”, pubblicato dalla Edilet.
A.M.: Quando e come nasce l’idea del libro?
Pier Paolo Di Mino: L’impresa fiumana è un’idea che ci perseguitava da tempo. Alcuni anni fa io avevo anche scritto un saggio comico sull’avventura dannunziana. Insomma avevo preventivamente fatto la parodia della tragedia in ventisei capitoli che abbiamo scritto ora. Fiume è stato un grande evento epico e tragico della storia nazionale. La rimozione del suo mito, insieme a tanti altri, è forse a fondamento di un paese che stenta ancora a nascere. Il nostro interesse, tuttavia, è stato soprattutto risvegliato dalla particolare intensità ideale ed umana che si concentrò a Fiume. Fiume è essenzialmente un evento mitologico.


A.M.: “Fiume di tenebra” ha un sottotitolo esplicativo “L’ultimo volo di Gabriele D’Annunzio”. Chi era veramente il poeta vate?
Pier Paolo Di Mino: D’Annunzio è D’Annunzio: la sua vita è inimitabile. È fra i più grandi scrittori italiani ed europei (insieme a Pirandello il più europeo degli italiani). È un mistico pagano ed un cialtrone. Ed in questo fu magnifico erede di tutto il nostro Rinascimento. È un decadente ed un selvaggio, come ha amato dimostrare Praz. Un eroe ed un cafone, secondo Forster. A Fiume fu “il principe della giovinezza sulla soglia della vecchiaia”. 

A.M.: Qual è la visione di D’Annunzio che il lettore troverà ne “Fiume di Tenebra”?

Pier Paolo Di Mino: È un uomo che ha realizzato un sogno poetico e lo vede franare sotto i colpi di maglio della Storia con le sue ragionevoli ragioni di Stato, ed altre superstizioni. 

A.M.: Perché un complotto per uccidere il Vate?
Pier Paolo Di Mino: Fiume è stato uno scandalo. E non solo a causa della non realizzata Costituzione radical-democratica stilata dal poeta insieme all’anarco-sindacalista Alceste De Ambris, ma soprattutto a causa del realizzato (almeno per la durata della Reggenza) ideale di ribellione e sovversione dallo stile di vita borghese praticato da tutti coloro i quali vi presero parte.


A.M.: Fiume ieri, Fiume oggi. Com’è mutata la visione di D’Annunzio da parte degli abitanti?

Per Paolo Di Mino: Fiume oggi è una città croata. Se c’è una memoria dell’impresa, molto probabilmente è sentita, in modo distorto, come un fatto della passata dominazione italiana. 


A.M.: È stato complesso trovare una casa editrice disposta a pubblicare il romanzo?
Pier Paolo Di Mino: Il romanzo è stato reputato valido dalla Castelvecchi, ed è stato pubblicato.

1 commento:

  1. Ciao carissimi nipoti, voglio esprimervi tutto il mio orgoglio di esservi zia. Bravi. Complimenti, anche se non sono ancora riuscita a leggere il vostro libro (presto mi arriverà) tutto quello che ho letto a riguardo é favoloso.
    Tantissimi auguri!!! Ve lo meritate. Un bacio grande da tutti noi. Loredana

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